Dopo cinque anni di sviluppo Antem riesce a dimostrare attraverso una macchina scalabile la possibilità di estrudere l’alluminio attraverso il processo di solid bonding la saldatura dell’alluminio per friction stir extrusion (abbreviato in FSE)

In un progetto che parte dal 2017 l’azienda ha dedicato tutte le risorse a propria disposizione per produrre un macchinario industriale con prestazioni scalabili definendo il range fra il minimo livello di energia necessario al sistema fino a una massimo di scalabilità che permette di trasformare alluminio puro e leghe (utilizzando materiale puro ma anche scarti derivati da rottamazione di pezzi meccanici in lega di alluminio convenzionali) che consente di inserire nella filiera industriale un nuovo metodo di produzione di billetta piena lavorabile o filamento senza utilizzare la fusione in fonderia.

Un processo innovativo, così come sviluppato insieme e validato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo, in un progetto pionieristico supportato dal cofinanziamento della Regione Siciliana e sostenuto dal Dipartimento delle Attività Produttive che potrà essere applicato a ogni comparto della meccanica dalla ordinaria fino all’industria industria aerospaziale.

Una macchina speciale, con una enorme dotazione di potenza e affidabilità, enorme, che potrà essere installata in ogni azienda che voglia sfruttare la conversione degli scarti di alluminio in materia prima con la stessa struttura delle leghe convenzionali ma con caratteristiche meccaniche migliorate.

Mai più porosità e soffi tipici delle fusioni nonchè leghe compatte superiori alla pressofusione

Di Antem